TOUR DELLA SALUTE
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TOUR DELLA SALUTE

 

Tour della Salute è l'iniziativa itinerante promossa dalla Fondazione ANIA con l'obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e dei corretti stili di vita, puntando a promuovere il concetto del “viver sano” e favorendo la consapevolezza e la piena responsabilità dei cittadini nei confronti della propria condizione fisica.

 
Dal 2017 al 2019 la manifestazione ha fatto tappa con il proprio truck nelle principali piazze delle città italiane o nelle aree di importanti manifestazioni a livello nazionale ed internazionale dove si sono svolti 16.000 in check up gratuiti, collezionando 6.000 questionari sulle abitudini di vita degli italiani rispetto a uno stile di vita sano. Tra le visite più comuni effettuate nelle varie tappe, quelle su vista, udito, cuore, tiroide, concentrazione di monossido di carbonio nei polmoni, test sull’osteoporosi, dermatologia e valutazioni preventive per malattie neurocognitive come l’Alzheimer.
 
I dati raccolti nel corso del tour, grazie alla collaborazione con Ipsos, hanno permesso di costruire un campione statisticamente rappresentativo per elaborare una pubblicazione sullo stato reale di salute degli italiani.
 
GINECOLOGIA
Sono state effettuate in tutto 729 visite ginecologiche, con un'età media delle donne sottoposte a visita di 45 anni. Il 48% risiede nel Sud Italia. Per l’8% delle donne l’esito della visita ha messo in evidenza casi dubbi o sospetti. Tale percentuale  sale al 15% per le donne over 55 anni. Inoltre, i casi dubbi si sono riscontrati proprio nelle donne  residenti nel meridione (10%).  Inoltre, il 20% delle donne visitate ha ammesso di non  aver eseguito una visita ginecologica con ecografia negli ultimi 4 anni: sono soprattutto le donne  di 55 anni ad avere questo atteggiamento, mentre le under 34 sono le più virtuose: il 30% circa di queste aveva fatto un controllo a distanza di  pochi mesi dal check-up offerto dal Tour. 
 
SENOLOGIA
Effettuate 854 visite totali nella postazione senologica, con età media delle donne sottoposte a visita di 44 anni. Il 45% è residente nel Sud Italia.
Al 22% delle donne sottoposte a visita sono stati riscontrati casi dubbi o sospetti che necessitavano di approfondimenti maggiori. La concentrazione di tali casi è più alta tra le donne di età compresa tra  i 45 e i 54 anni di età (27%). In merito alla prevenzione, il 21% delle donne visitate ha riferito di non aver fatto un’ecografia negli ultimi 4 anni.  Tale percentuale sale al 24% tra le donne di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Le più virtuose sono le donne under 34: il 39% di queste aveva fatto un controllo a distanza di pochi mesi dal check-up  offerto dal Tour. 
La concentrazione più alta di casi sospetti si registra tra le donne residenti nelle regioni del Nord (23%). A tal proposito, infatti, si evidenzia che le donne del Sud avevano effettuato una visita di  controllo pochi mesi prima del controllo offerto dal Tour in misura maggiore (38%).  
 
OSTEOPOROSI
Sono state effettuate in totale 435 visite con età media delle persone che hanno voluto effettuare questo test di 61 anni (100% donne). Per le donne che si sono sottoposte a visita, nel 6% dei casi l’esito della visita ha portato a  diagnosticare osteoporosi, a cui si aggiunge una percentuale importante di donne per le quali si è  riscontrata una riduzione della massa ossea. 
L’osteoporosi è evidentemente correlata con l’età, tuttavia è da notare come più di un terzo delle  donne under 54 si trovi in una situazione border line, percentuale che supera la metà delle visite tra  le donne più adulte. 
 
 
NUTRIZIONE
359 visite totali nella postazione per esaminare la condizione fisica dei pazienti in termini di peso e stili di vita, con età media delle persone visitate di 48 anni, di cui il 38,7% uomini di 48 anni, e il 61,3% donne di 47 anni. La metà delle persone visitate riferisce di seguire la dieta tipica mediterranea, e tra questi, l’85%  pensa di avere una dieta sana ed equilibrata. Il peso medio delle persone visitate era di 66 Kg, 61,2 per le donne e 73,5 per gli uomini, con un BMI leggermente superiore al valore standard per entrambi (25.4). Sono stati, inoltre, visitati 27 bambini (7,5%) sotto i 10 anni con un BMI di 21.5 quasi al limite per definire  una condizione di sovrappeso. 
L’85% dei rispondenti ha abitudini alimentari regolari e segue un regime alimentare sano. Il 46% delle donne segue una dieta mediterranea (vs 40% degli uomini). Il 56%  degli uomini (vs 51% delle donne) non segue nessun regime alimentare. 
 
CUORE
Nella postazione cardio sono state effettuate 4.440 visite totali: il 55% erano femmine, il 45% maschi con età media di 59 anni.
La maggior parte di chi si è sottoposto alla visita ha registrato un ecocardiogramma nella norma. Per ciò che attiene la pressione invece, dagli screening effettuati risulta che il 36% delle persone visitate si trova in uno stato di ipertensione. Tra coloro a  cui è stato rilevato un ECG fuori norma si può notare come vi sia una percentuale maggiore di persone  che soffre di ipertensione (49% vs 38% tra tutti i pazienti) 
L’età e il peso sono sicuramente degli elementi che influiscono sulla pressione arteriosa, con l’avanzare dell’età e con l’aumento di peso si ha maggiore probabilità di essere soggetti ipertesi. Si riscontra una concentrazione maggiore di donne tra coloro che hanno valori ottimali della pressione  (30% vs 22% tra tutti i pazienti). Negli uomini invece, si rileva una percentuale maggiore di coloro che soffre di ipertensione (17% vs 13% tra tutti i pazienti visitati). 
 
MONOSSIDO
1.317 visite totali nella postazione per esaminare i livelli di monossido di carbonio nei polmoni, con età media di 50 anni, di cui il 58% uomo e il restante 42% donna.  
La maggior parte dei pazienti sottoposti al controllo rileva valori nella norma, ma per alcuni sono  stati trovati valori molto preoccupanti. Negli uomini è stata riscontrata una percentuale più alta di valori molto a rischio (22% vs 16% delle donne).  
Le principali fonti di esposizione esogena al monossido di carbonio sono i processi di combustione e  il fumo di sigaretta. Analizzando i dati per età, raccolti durante il tour, e la percentuale di fumatori (dati Istat), si può  riscontrare che tra coloro che hanno meno di 34 e anni e coloro che hanno 35-54anni si ha una maggiore concentrazione di persone che ha registrato valori molto rischiosi e, nelle stesse fasce d’età  si concentra la maggior parte dei fumatori italiani (70%). 
 
UDITO 
1.278 persone si sono sottoposte alla visita dell’udito con età media di 53 anni, di cui il 58% uomo e il restante 42% donna.
Dai risultai analizzati del questionario sottoposto ai pazienti durante la visita, risulta che il 70% circa  delle persone evidenziano problemi legati all’udito.
In particolare: 
• Il 10% ammette di avere la sensazione che gli altri non parlino chiaramente
• Il 9% dichiara di avere maggiore difficoltà a percepire le voci di bambini e di donne
• Il 10% ammette di avere qualche difficoltà a capire gli altri mentre parlano al telefono.

• Il 25% dichiara di avere la percezione di sentire meglio da un orecchio solo 

• L’11% sente spesso dei rumori nell’orecchio. 
 
DERMATOLOGICO
1.337 visite totali effettuate nella postazione dermatologica, di cui il 59% erano femmine, il 41% maschi con età media di 46 anni.
Il 22% delle persone visitate ha evidenziato almeno un neo sospetto. La zona più estesa del corpo, il  tronco, evidenzia la maggior parte dei nei sospetti. Tra gli uomini è più alta la percentuale di nei  sospetti sul viso, mentre tra le donne su gambe, mani e piedi. 
Dal confronto tra fasce di età, non emergono differenze: un quinto delle persone visitate ha almeno  un neo-sospetto. Tra i più maturi, over 55 anni, si registra una percentuale più alta di nei sospetti sul viso. 
 
BRAIN 
155 visite neuro psicologiche, 94 donne (60%) e 61 uomini (40%) con età media 63 anni. Notevole interesse ha destato anche la valutazione clinica di neuropsicologia che consente di definire  la presenza e la gravità dei deficit cognitivi e comportamentali dei pazienti, conseguenti a lesioni o  disfunzioni focali o diffuse, acquisite, congenite, geneticamente determinate del sistema nervoso  centrale. Il 14% circa ha ottenuto un punteggio sotto il limite esterno, classificabile come Borderline  (punteggio inferiore a 89). Considerando l’estrazione del campione della popolazione di riferimento, la bassa età, l’elevata scolarità non rappresentativa della popolazione italiana media e  l’estemporaneità dello screening fuori dall’ambiente ospedaliero, il dato mostra un elevato tasso di  risultati sotto la norma. Questo indica che la percezione della patologia cognitiva risulta essere molto sottostimata.
Nello specifico, l’8% delle persone intervistate ha registrato un punteggio che mette in evidenza una condizione patologia già avanzata. Sono soprattutto le donne a mostrare predisposizione per questo tipo di patologie.  
 
TIROIDE 
637 pazienti visitati totali nella postazione per i controlli sulla Tiroide, di cui il 66% donne, la restante parte del 34% uomini. 
Il 29% delle persone che si sono sottoposte a visite ha riscontrato un problema tiroideo. L’aspetto da evidenziare significativamente è che il 28% di coloro a cui è stata diagnosticata una patologia tiroidea non sapeva di avere questo problema, scoperto durante la visita. Inoltre, al 46% dei pazienti che si sono sottoposti alla visita è stata riscontrata la presenza di noduli lla tiroide, questa percentuale sale, ma non in modo significativo tra le donne. Vi è una forte correlazione tra chi ha problemi tiroidei e la presenza di noduli, infatti la percentuale  tra coloro che hanno problemi alla tiroide sale al 64% in confronto al 46% del totale pazienti. L’esame più prescritto ai pazienti che si sono sottoposti alla visita è l’analisi del sangue, la percentuale cresce soprattutto tra coloro a cui è stato diagnosticato un problema alla tiroide (97% vs 90% del  totale pazienti). L’ecografia è stata prescritta soprattutto tra coloro a cui è stata riscontrata la presenza di noduli (37%) e tra coloro che hanno problemi alla tiroide (33%). L’ago aspirato è stato prescritto al 3% del totale  pazienti visitati, la percentuale aumenta tra coloro a cui è stata rilevata la presenza di noduli (6%). 
 
VISTA 
3.494 pazienti visitati totali nella postazione vista. L’età media è stata di 48 anni, il 49% maschio il restante 51% femmina. La maggior parte dei pazienti che si sono sottoposti alla visita dichiarano di vederci bene (58%); non si nota una differenza significativa tra uomini e donne. 
I pazienti che hanno dichiarato di vederci male hanno un’età significativamente più alta di coloro che  ci vedono bene (53 anni Vs 45 anni). 
In realtà, il 42% dei pazienti che si sono sottoposti alla visita non vede poi così bene. Analizzando i dati nello specifico si può notare che gli uomini hanno tendenzialmente sopravvalutato la loro visione; a tal proposito, eseguendo la visita il 45% risulta di non vede correttamente. Da sottolineare anche come chi è più giovane abbia sopravvalutato il fatto di vederci bene: infatti, l’età media di coloro che in realtà ci vedono male è 42 contro l’età di coloro che  effettivamente vedono bene che è 50. 

RIFLESSI
1.240 persone si sono sottoposte alla visita dei riflessi: più della metà dei pazienti visitati hanno ottenuto risultati ottimali sia nell’indicatore della rapidità  (60%) che nella regolarità (51%). 
Analizzando i risultati dei due indicatori incrociati si può notare che il 35% dei pazienti ha ottenuto  valori ottimali in entrambi, mentre il 10% ha ottenuti valori che sicuramente richiedono un  approfondimento sulla propria condizione. 

SPIROMETRIA
Sono 292 le persone visitate totali nella postazione spirometrica con età media di 47 anni, 59% maschi, 41% donne. Nella visita venivano rilevate due misure legate al test spirometrico: 
• FVC= é il volume di aria che può essere espirato con uno sforzo massimale, dopo che il  paziente ha eseguito una piena inspirazione 
• FEV1= è il volume di aria che può essere espirato con uno sforzo massimale in un  secondo, dopo che il paziente ha eseguito una piena ispirazione. 
Mettendo a confronto i valori medi delle due misurazioni tra il totale pazienti e i pazienti che fumano,  si può notare come i valori aumentino all’aumentare del numero di sigarette fumate: 102 Vs 110 per  il valore FVC, 98 Vs 109 per il valore FEV1. 
Inoltre, chi soffre di Bpco o in generale di patologie croniche registra valori più bassi rispetto al totale pazienti.

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