Durante il periodo di pandemia da Covid-19 è stata registrata una riduzione del numero di sinistri denunciati per le assicurazioni riguardanti la responsabilità civile in ambito sanitario. La causa è da attribuire probabilmente alla riduzione del numero dei ricoveri per le malattie che non sono collegate al Covid-19.
In questo contesto l'Istituto di vigilanza per le assicurazioni ha ritenuto opportuno effettuare una rilevazione per verificare quante denunce di sinistri per la responsabilità civile in ambito sanitario siano effettivamente da ricondurre al virus. L'analisi ha riguardato sia la responsabilità civile delle strutture sanitarie pubbliche e private, sia la responsabilità civile del personale sanitario.
Dall'indagine è emerso che, mentre nel 2020 sono stati denunciati poco più di 400 sinistri collegati all'emergenza da Covid-19, nel 2021 il numero degli stessi è salito di oltre il 100%, registrando ben 940 denunce. Di queste ultime il 61% ha riguardato le strutture pubbliche, il 26% le strutture private e il 13% il personale sanitario.
A partire da questi dati e da altri dati che le imprese forniscono direttamente all'associazione, ANIA ha condotto un'indagine riguardante la copertura assicurativa di responsabilità civile in ambito medico.
I dati sono stati diffusi da ANIA all'interno della relazione sull'evoluzione e l'andamento dell'attività assicurativa in Italia "L'Assicurazione Italiana 2021-2022".
Dallo studio è emerso che nel 2021 i premi per la r.c. in ambito sanitario sono aumentati del 6,8% rispetto al 2020 e ammontano a 646 milioni. Di questi:
Inoltre, nel 2021 le compagnie assicurative hanno registrato 17.209 sinistri riguardanti la r.c. medica (+1,3% rispetto al 2020), di cui:
Dal totale della r.c. medica è emerso che solo il 5,5% dei sinistri è da considerarsi collegato al Covid-19.
A partire dal 2010 si è assistito ad un importante fenomeno che ha visto le strutture sanitarie pubbliche avvalersi soprattutto dell'auto-ritenzione del rischio, una soluzione alternativa o integrativa dell'assicurazione tradizionale. Questa forma di assicurazione ha comportato la riduzione di due terzi del numero dei sinistri denunciati dalle strutture sanitarie pubbliche.
Contemporaneamente sono anche diminuiti del 40% i sinistri denunciati dalle strutture private e del 14,1% i sinistri del personale sanitario. In totale dal 2010 al 2021 si è passato da 32mila denunce a 17mila.
Rilevante è il numero dei sinistri che non hanno avuto seguito. Si tratta di quei sinistri denunciati ma, che al termine del processo di accertamento delle responsabilità, non hanno danno luogo al risarcimento in quanto non è stata rilevata nessuna responsabilità da parte della struttura o del professionista. Il numero dei sinistri senza seguito tra il 2010 e il 2021 risulta fortemente diminuito. Il fenomeno dei sinistri senza seguito ha un incidenza leggermente più elevata per le strutture sanitarie private rispetto alle strutture pubbliche, mentre per il personale sanitario l'incidenza dei sinistri senza seguito è di quasi l'80% dei sinistri denunciati tra il 2010 e il 2017.
Nel 2021 sono stati registrati:
Mentre il numero di sinistri è diminuito, il loro costo medio è aumentato notevolmente. Questo fenomeno è legato a due elementi:
Nel 2021 è stato registrato:
il valore dei premi totale al 31 dicembre 2021 è aumentato di oltre il 100%. Il fenomeno ha riguardato soprattutto le strutture sanitarie pubbliche e private (rispettivamente +97% e +143% dal 2014 in poi), mentre i sinistri a premi per la copertura del personale sanitario si sono registrati ampiamente al di sotto del 100%.
Fonte: ANIA - L''Assicurazione Italiana 2021-2022