LEA: I Livelli Essenziali di Assistenza
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LEA: I Livelli Essenziali di Assistenza

 Martedì 7 Febbraio 2023, il Ministero della Salute, ha pubblicato il monitoraggio dell’erogazione dei LEA per l’anno 2020. I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni ed i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).

Il 18 marzo 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) del 12 Gennaio con i nuovi Livelli essenziali di assistenza. Il nuovo Decreto sostituisce infatti integralmente il DPCM del 29 novembre2001, con cui i LEA erano stati definiti per la prima volta. Il provvedimento, che rappresenta il risultato di un lavoro condiviso tra Stato, Regioni, Province autonome e Società scientifiche, è stato predisposto in attuazione della Legge di stabilità 2016, che ha vincolato 800 milioni di euro per l’aggiornamento dei LEA.

Il DPCM del 12 gennaio 2017 in sintesi:

  • definisce le attività, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale;
  • descrive con maggiore dettaglio e precisione prestazioni e attività oggi già incluse nei livelli essenziali di assistenza;
  • ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione dal ticket;
  • innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete (fino all'entrata in vigore dei nuovi nomenclatori, per la specialistica ambulatoriale resta valido l'elenco di prestazioni allegato al DM 22 LUGLIO 1996 e per la protesica quello allegato al DM n.332/1999).

 Il DPCM, inoltre, individua tre grandi Livelli:

  • Prevenzione collettiva e sanità pubblica, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli;
  • Assistenza distrettuale, vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi sul territorio;
  • Assistenza ospedaliera.

Nel testo del DPCM il Capo IV è dedicato specificatamente all'Assistenza sociosanitaria, il Capo VI è dedicato all'Assistenza specifica a particolari categorie. Le Regioni, come hanno fatto fino ad oggi, potranno garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA, utilizzando risorse proprie.

Con l’intesa Stato - Regioni del 2005 è stata prevista l’istituzione, presso il Ministero della Salute, del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Comitato LEA), a cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, nonché la congruità tra le prestazioni da erogare e le risorse messe a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale.

Il comitato è composto da:

  • quattro rappresentanti del Ministero della salute (di cui uno con funzioni di coordinatore)
  • due rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze
  • un rappresentante del Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri
  • sette rappresentanti delle Regioni designati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

A tal fine, il Comitato predispone annualmente il “Questionario LEA”, compilando il quale, le Regioni sottoposte a verifica, devono fornire le informazioni relative agli adempimenti cui sono tenute, ai fini dell’accesso al maggior finanziamento delle risorse destinate al SSN.

Il Comitato LEA certifica l’avvenuta adempienza delle Regioni con riferimento agli adempimenti di propria competenza; tale certificazione costituisce il presupposto per la verifica finale degli adempimenti, che viene effettuata dal Tavolo tecnico istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze ai fini dell’accesso alla quota premiale.

A supporto delle attività di affiancamento, verifica e monitoraggio, nonché per razionalizzare l’invio della documentazione, pervenuta dalle Regioni o prodotta in fase d’istruttoria, è reso disponibile dal Ministero della Salute il sistema di gestione documentale dedicato “Si.Ve.A.S. – Gestione documenti dei Piani di rientro e del Comitato LEA".

Il monitoraggio dell’erogazione dei LEA, per verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure in modo appropriato, quest'anno, per la prima volta, è stato redatto attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG).

Il NSG è uno strumento operativo dal 1° gennaio 2020, grazie all’entrata in vigore del DM 12 marzo 2019, aggiorna il Sistema di Garanzia introdotto nel 2000 e rappresenta una svolta significativa nelle metodologie di monitoraggio dei LEA. Il Nuovo Sistema di Garanzia, si pone l’obiettivo di valutare tre dimensioni della nostra sanità: equità, efficacia ed appropriatezza. Per farlo si basa su 88 indicatori: 16 per la prevenzione collettiva e salute pubblica, 33 per l’assistenza distrettuale, 24 per l’assistenza ospedaliera, 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario, 1 indicatore di equità sociale, 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta).

Sul totale degli indicatori, il sistema prevede un sottoinsieme costituito da 22 di essi, che viene definito “Core”. Per gli indicatori è prevista una valutazione compresa tra zero e cento, con la soglia di sufficienza fissata a 60 punti. A uno studio della variabilità temporale e territoriale degli indicatori è affidata l’assegnazione di ulteriori criteri di penalità o premialità. Le tre aree di assistenza (ospedaliera, prevenzione e distrettuale) compongono la valutazione finale.

L’anno 2020 è stato, tuttavia, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di COVID-19, in seguito alla quale, i Servizi sanitari regionali (SSR), hanno dovuto attivare appositi percorsi per garantire l’erogazione delle prestazioni essenziali ed urgenti e contestualmente definire specifiche misure di contenimento del contagio, nell’ambito della normativa emergenziale.

Alla luce di queste considerazioni, il Comitato LEA ha stabilito che il monitoraggio dell’erogazione dei LEA, per l’annualità 2020, venisse effettuato attraverso il calcolo degli indicatori del NSG a scopo informativo.

I risultati di tale monitoraggio vengono illustrati nella Relazione “Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia – Metodologia e risultati dell’anno 2020”, a cura dell'Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute.

La lettura dei dati per le tre macroaree di assistenza (prevenzione, distrettuale e ospedaliera) evidenzia, diverse criticità attribuibili all’evento pandemico:

  • nell’area ospedaliera, la dinamica dei punteggi per diversi indicatori di appropriatezza è alterata a causa della notevole diminuzione dei ricoveri
  • nell’area prevenzione, i punteggi di quattro indicatori su sei (screening, vaccinazioni, copertura delle attività di controllo su animali) hanno subìto un peggioramento marcato rispetto al 2019
  • anche l’area distrettuale registra variazioni anomale rispetto all’anno precedente (aumento tempi registrati nell’area emergenza-urgenza, riduzione consumo di antibiotici, riduzione re-ricoveri e ricoveri inappropriati in un contesto di generale riduzione delle ospedalizzazioni).

Complessivamente, nell’anno 2020, ricordando che si tratta di un monitoraggio a scopo informativo, Piemonte, Lombardia, P.A. di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Puglia registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macroaree.

 

Le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macroaree sono:

  • Liguria, Abruzzo, Molise e Sicilia, in una sola macroarea
  • Campania, Basilicata, Valle d’Aosta, P.A. di Bolzano e Sardegna, in due macroaree
  • Calabria, in tutte le macroaree.

 

L’ Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia nell’assicurare le prestazioni sanitarie ai propri cittadini. La valutazione finale dell’area Prevenzione collettiva e sanità pubblica si attesta su un punteggio pari a 89,08, quella dell’area Distrettuale si attesta su un punteggio pari a 95,16, e quella dell’area Ospedaliera si attesta su un punteggio pari a 89,52. Secondo l’intervallo di riferimento (esito positivo nel range 60-100), in tutte e tre le macroaree la valutazione risulta quindi ampiamente sopra la soglia di adempienza.

Per l’anno 2020 il sottoinsieme CORE, calcolato a scopo informativo, è stato affiancato da un “Sistema dedicato”, realizzato ad hoc per il monitoraggio della capacità di resilienza e ripresa delle Regioni nel periodo pandemico.

 

Fonte: Ministero della Salute

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