ll Rapporto sulla salute STADA 2024 è un sondaggio rappresentativo condotto su circa 46.000 intervistati in 23 paesi europei, coinvolgendo oltre 2mila intervistati in ogni singolo Paese con età compresa tra i 18 e i 99 anni.
Oltre 30 domande su argomenti come la soddisfazione riguardo la sanità, la fiducia nella medicina convenzionale, la salute mentale, l'intelligenza artificiale nella sanità, l'invecchiamento, la fiducia nel proprio corpo e molti altri. I Paesi coinvolti sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Kazakistan, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Uzbekistan.
Il report rappresenta la più grande survey mai realizzata in ambito sanitario ed aiuta a identificare alcune delle principali tendenze e preoccupazioni dei cittadini europei.
Con questa decima edizione i cittadini europei, ancora una volta, si sono pronunciati: la soddisfazione per l'assistenza sanitaria è peggiorata per il quarto anno consecutivo.
Il 56% della popolazione è convinta che i sistemi sanitari abbiano bisogno di un rinnovamento, raggiungendo valoro da minimo storico. Se nel 2020 erano soddisfatte della sanità pubblica più di sette persone su 10 (il 74%), a distanza di quattro anni, questo valore è sceso notevolmente, toccando quota 56 punti. Tra le principali criticità emerse c'è la difficoltà di accesso alle visite mediche, lo standard non adeguato dei servizi sanitari offerti, la carenza di personale ed una generale sfiducia nei confronti dei responsabili politici del settore sanitario. Per la prima volta, il Report, ha coinvolto anche i cittadini ungheresi che, con una quota del 72%, risultano essere i più insoddisfatti d’Europa del loro sistema sanitario.
In testa alla classifica dei cittadini insoddisfatti c’è anche il Kazakistan, con 67 punti percentuali, seguito dalla Serbia, dove il 65% dei cittadini vorrebbe una sanità migliore. La percezione dell’inadeguatezza dei sistemi sanitari è peggiorata, nel giro di soli 12 mesi, nel Regno Unito, in Kazakistan e in Germania.
Dall’analisi del 2024, rispetto al 2023, nel Regno Unito è stato stimato un calo di 11 punti percentuali, in Kazakistan -10 ed in Germania -8.
Sebbene il malcontento nei confronti dell'assistenza sanitaria sia tangibile, la fiducia nella medicina convenzionale e nel rapporto medico paziente è aumentata in modo significativo. Quasi 7 europei su 10 (69%) affermano di avere fiducia nella medicina convenzionale, con un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2022. Finlandia (84%) e Spagna (82%) ne sono i sostenitori più fedeli, e gli uomini europei (73%) hanno maggiori probabilità di fidarsi della medicina convenzionale rispetto alle donne (65%).
I consigli di professionisti sanitari come medici e farmacisti sono inestimabili per il 48% degli europei. Tali consigli di esperti sono particolarmente apprezzati in Belgio e Irlanda (entrambi 56%), Germania e Paesi Bassi (entrambi 55%) Danimarca e Regno Unito (entrambi 53%).
Con i livelli di soddisfazione in calo, sempre più europei, però, prendono in mano la situazione: l'89% di loro fa almeno una cosa per migliorare il proprio benessere generale. In Finlandia (66%), Spagna (62%) e Italia (60%), le persone sono più attive fisicamente della media (50%). Inoltre, un terzo si sottopone a controlli sanitari preventivi (33%) o assume integratori alimentari (32%).
È interessante notare che il 31% degli europei considera anche il tempo trascorso con i propri cari come un investimento nel proprio benessere generale.
Anche la salute mentale in Europa ha preso una piega negativa, con le persone che valutano la propria salute mentale leggermente più in basso rispetto al 2023. E sebbene il 67% degli europei sia felice in generale, il 52%, e in particolare la generazione più giovane, sta lottando contro la solitudine. Il tempo eccessivo trascorso online è solo una parte del problema: prima di tutto, la giovane generazione cita il lavoro (27%) come il principale motore della solitudine e di conseguenza chiede un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata per porre rimedio alla situazione.